Il progetto prevede la gestione dell’area ristorazione, delle mostre e del market dei prodotti all’interno dell’area comune. La ristorazione verrà preparata con materie prime siciliane: vino, olio extravergine di oliva, arance rosse, pomodoro Pachino, formaggi, carni, pesce, pane e dolci saranno protagonisti delle tavole, ma anche del market. Sempre nell’area comune sarà installato un maxischermo per la comunicazione e per l’intrattenimento dei visitatori, ma anche per lanciare collegamenti satellitari con le più belle località del Mediterraneo in tutti i Paesi partecipanti.
In particolare, verranno organizzate quattro mostre tematiche su “Lungo le rotte dei Fenici”, cioè i popoli da cui prende origine la tradizione della dieta mediterranea, “Il viaggio di Ulisse”, un viaggio sulle scie dell’eroe omerico tra le produzioni agricole dei vari paesi, “Il grano, il pesce, il vino e l’olio”, un itinerario per scoprire in che modo sono stati declinati questi alimenti nelle varie etnie, “Le ceramiche mediterranee”, tradizione secolare in cui quella siciliana occupa un posto di rilievo.
Un’area ad hoc ospiterà tutti gli oli extravergine di oliva del Mediterraneo. Verrà allestito un forno per cuocere le varie tipologie del pane, alimento base della dieta mediterranea e simbolo in tutte le culture. Inoltre, verrà definito un ricco programma di intrattenimento dedicato di mattina ai ragazzi delle scuole, nei weekend alle famiglie. Tutti i pomeriggi, inoltre, la piazza del Cluster si animerà come una piazza di un borgo marinaro e saranno organizzati incontri con personaggi della cultura e dell’arte, sportivi, scienziati, sommelier, chef, giornalisti con la formula dell’aperitivo.
La Sicilia, quindi, sarà protagonista dell’Esposizione per tutti e 184 i giorni, ma anche in tutte le tappe di avvicinamento all’evento: «In questo modo – conclude Cartabellotta – la Sicilia si candida a diventare uno dei territori di punta da visitare insieme con l’Expo. L’obiettivo è proprio quello di intercettare nuovi flussi turistici interessati a conoscere, oltre alle nostre bellezze, anche la nostra millenaria cultura agroalimentare, una cultura nella quale si sono stratificate le pratiche agricole di tutte le popolazioni che hanno attraversato l’Isola e che oggi viene riassunta in tre marchi che promuovono il brand Sicilia: la Doc per i vini, l’Igp per l’olio extravergine di oliva e Qualità Sicura Sicilia per i prodotti del Born in Sicily».